Autore: Benito Giannino Generalmente, nella accezione più comune, consideriamo il concetto di “vuoto” come una regione dello spazio nella quale non si registrano manifestazioni significative dal punto di vista fisico. Non sembra essere proprio così. Oggi la scienza ha dimostrato che lo stato di un sistema fisico che possiede una minima quantità di energia può adeguatamente rappresentare il concetto di “vuoto”. Ma cosa centra questo concetto astratto con l’elettricità? Per vedere la connessione basta analizzare e studiare il campo elettromagnetico dal punto di vista quantistico, attraverso il comportamento dell’insieme delle caratteristiche delle particelle ad esso connesse. Ciascun campo elettromagnetico comprende una o più particelle associate con caratteristiche differenti, in grado di condizionarne gli effetti. Il futuristico mondo dell’elettricità ci riporta inevitabilmente al concetto di universo, alle sue aggregazioni di energia, alle sue costellazioni e galassie mantenute e regolate dai campi elettromagnetici.
“A volte accettiamo per convenienza ciò che non è in linea con ciò che noi siamo, con i nostri valori. Solo la coscienza, l’Amore verso noi stessi può portarci sulla “nostra” direzione di vita, quella vita dove si allineano la mente, il cuore e l’anima.”
Corrado Faletti, giornalista, scrittore, affronta la rivoluzione americana con lo stesso occhio ironico usato da Thomas Paine, mostrando l’altro lato della Luna, ovvero come un solo Uomo abbia potuto sferzare un’intera generazione di «nativi» Americani.
Malattia e Guarigione sono dei concetti che sono molto più complessi di quello che percepiamo un malessere Visibile 0 una guarigione superficiale. La Salute e la Malattia sono concetti che hanno molto a che fare con la Nutrizione e l’integrazione e, continuando a leggere, vedrai che tutto quanto fa parte di un quadro più grande che si chiama ”Amarsi”. In realtà, tutto quello che ti dirò, per me e la mia famiglia e stata la chiusura di un cerchio. Ma Tu inizierai a disegnare il tuo cerchio da qui.
Autore: Paola Adami La realizzazione di qualcosa di utile per gli alunni e per la comunità in occasione del settantesimo anno di attività dell’Istituto Tecnico agrario, è per me motivo di sincero compiacimento. L’impegno profuso negli ultimi mesi nella ricerca, nello studio, nella realizzazione di foto ad alta definizione, la stretta collaborazione con uno specialista del settore, la possibilità di poter disporre della professionalità e competenza del prof. Tommaso Ponziani, stimato esperto in materie scientifiche, non ultima la grande passione per l’astrologia e le stelle, che ha accettato di scrivere una breve presentazione delle foto, sono fattori che hanno contribuito a superare i non pochi ostacoli che avevano a lungo impedito la presentazione al vasto pubblico della ricca collezione di fossili e conchiglie, di proprietà dell’Istituto.
La scuola rimane l’ultimo baluardo di difesa verso le barbarie del mondo moderno. Tecnologia alle stelle ma incapacità di utilizzo sono le parole chiave di questi tempi, che lasciano “il tempo che trovano”, perché ormai tutto è effimero come i secondi che trascorrono. Rimane, forse, solo il metodo come elemento di lettura di una realtà poliedrica e complessa, ricolma di informazioni giuste e sbagliate allo stesso modo, facilmente raggiungibili da chiunque. Si è persa la sacralità del contenitore della notizia o dell’informazione; ormai chiunque può scrivere e rovinare così la veridicità dei contenuti. Oggi sono importanti i messaggi, chiari e diretti che permettano una comprensione dei metodi che li sostengono.
Lo studio del neorealismo è, a nostro avviso, un possibile percorso da inserire nel curricolo. Questo non è un dato a priori cui uniformarsi, ma il risultato della capacità progettuale, la sintesi unitaria di esigenze diverse e si costruisce a scuola scegliendo: contenuti ( che cosa), metodi ( come), strumenti ( con cosa), ambienti di approfondimento ( dove e con chi), tempi ( quando e per quanto tempo). Recenti corsi tenuti da Ispettori nelle Scuole Secondarie di Secondo grado per illustrare le ultime indicazioni nazionali suggeriscono ai docenti di: confrontarsi con gli stimoli di un nuovo testo, proporre micro sperimentazioni didattiche e di regolarizzare, portare a sistema, i progetti che ci hanno convinto.
Con questo lavoro sperimentale ho voluto analizzare un fenomeno di grande importanza nella ridefinizione del concetto di “inclusione”, avendo come riferimento l’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole italiane. L’occasione è nata dalla possibilità di considerare quanto impellente sia divenuta una didattica attiva, tesa a permettere, in un contesto ormai multietnico, la giusta integrazione di un variegato gruppo di apprendimento e di come, laddove l’intervento sia stato opportuno, si è manifestato come occasione di interscambio acquisitivo di competenze e saperi reali. L’esempio dato dal contesto interculturale che si è determinato nel piccolo Paese di Riace, nella provincia di Reggio Calabria, lascia infatti sperare in una visione del mondo che non conosca i confini territoriali dell’appartenenza e non imponga alla cultura il solo peso della tradizione. In questa visione, il concetto di spazio di vita diviene pertanto sempre più quello prefiguratosi da Zygmunt Bauman[1], il quale, piuttosto che riferirsi al tradizionale attributo della sovranità come potere dispiegato da una autorità in un territorio delimitato, ha preferito definire i luoghi dell’esistenza multietnica come la “costruzione”, reale e simbolica, di spazi di interscambio della cultura e dei valori di ogni singola appartenenza, per rendere il mondo comune oltre che “prevedibile” e gestibile”. [1] BAUMAN…
Antonella è un’artista che vive la sua opera nel profondo del quotidiano e riesce a trasportarla verso orizzonti elevati e sublimi anche se carichi di sofferenza. Le sue poesie esprimono una grandissima gioia che prende origine e spicca il volo da una sofferenza interiore spesso vissuta nel silenzio e nell’angoscia. Questo contrasto rende l’arte di Antonella estremamente poetica e lirica, facendola subito apparire agli occhi di un attento osservatore il frutto di una metabolizzazione intelligente dei pro e contro della vita. Antonella riesce con poche parole a rendere sopportabile anche il peso intimo più vistoso e i suoi versi rappresentano questa forza del semplice, questa potenza della leggerezza.